Il sistema di riciclaggio del PET si allinea all’Accordo di Parigi sul clima per il conseguimento dell’obiettivo 1,5 °C - PET-Recycling Schweiz
12. Aprile 2022

Il sistema di riciclaggio del PET si allinea all’Accordo di Parigi sul clima per il conseguimento dell’obiettivo 1,5 °C

Da oltre 30 anni, il sistema svizzero di riciclaggio del PET fornisce un importante contributo nel risparmio delle risorse naturali. A gennaio 2022, l’associazione PET-Recycling Schweiz ha delineato un articolato pacchetto di misure per ridurre ulteriormente le emissioni nocive lungo l’intera catena di creazione di valore. Il sistema svizzero di riciclaggio del PET diviene così il precursore nel conseguimento dell’obiettivo 1,5 °C stabilito dall’Accordo di Parigi sul clima.

Attraverso il riciclaggio del PET, ogni anno vengono risparmiate 126’000 tonnellate di gas a effetto serra*. Il riciclaggio del PET vanta quindi un bilancio climatico in negativo, ovvero risparmia più emissioni nocive di quanto ne produca. Per ridurre ulteriormente le emissioni nel riciclaggio del PET, sotto la direzione dell’associazione PET-Recycling Schweiz e in collaborazione con gli esperti del clima di South Pole è stato delineato un articolato pacchetto di misure riguardante l’intera catena di creazione di valore nel riciclaggio del PET. Le misure saranno adottate sia dall’associazione PET-Recycling Schweiz sia dalle aziende produttrici di bevande e dagli esercizi commerciali, dalle imprese di cernita e dalle aziende di riciclaggio, dai punti di raccolta, dai partner logistici ecc. Lo scopo è quello di allinearsi al percorso di riduzione tracciato dall’Accordo di Parigi sul clima per il conseguimento dellʼobiettivo 1,5 °C. «Con questa decisione ci addentriamo in un territorio nuovo. Ma siamo convinti di poterci allineare senza problemi all’Accordo di Parigi sul clima, lanciando un segnale anche per altri settori» afferma Jean-Claude Würmli, Direttore dell’associazione PET-Recycling Schweiz. Bastien Girod, Head of Climate Solutions Europe presso South Pole, evidenzia la portata di tale decisione: «Il fatto che PET-Recycling Schweiz si sia posta tali ambiziosi obiettivi anche per quanto riguarda le emissioni nella lavorazione e la fine del successivo ciclo di vita dei materiali è un forte segnale positivo a favore di una tutela ambientale sul lungo periodo.»

Trasparenza grazie a un reporting continuo

PET-Recycling Schweiz pubblicherà i risultati in un Rapporto annuale sull’ambiente che, a partire dal 2023, sarà allegato per la prima volta al Rapporto pubblico di gestione. Durante l’intero periodo, la messa in pratica e il reporting saranno supervisionati da esperti del clima. La popolazione avrà così la possibilità di seguire gli sviluppi passo dopo passo. Il 2019 funge da anno di riferimento per i relativi calcoli.

*Studio Carbotech; risparmio nel 2020 rispetto all’incenerimento in un impianto medio svizzero di incenerimento dei rifiuti urbani e alla nuova produzione di PET (si veda il Comunicato per i media di PET-Recycling Schweiz del 28 marzo 2022)

Contatto

Stefanie Brauchli
Responsabile pubbliche relazioni di PET-Recycling Schweiz
Tel. dir: +41 44 344 10 98
E-mail: medien@prs.ch

Ramon Waser
Marketing Specialist DACH presso South Pole
Tel. dir: +41 78 922 78 14
E-mail: r.waser@southpole.com

Quadro generale

Il pacchetto di misure deliberato è articolato in tre campi d’applicazione, cosiddetti «scope»:

  1. Lo Scope 1 riguarda le emissioni derivanti dall’attività svolta dalla sede operativa. Sono, ad esempio, già stati ridotti gli spazi adibiti a ufficio e i viaggi di lavoro. Nei prossimi anni, per quanto riguarda la propria flotta di veicoli aziendali, si passerà inoltre completamente alle vetture elettriche. Il pacchetto di misure consente di ridurre di oltre l’80 % rispetto al 2019 le emissioni dirette di PET-Recycling Schweiz entro il 2030.
  2. Lo Scope 2 riguarda la rete di raccolta e i partner contrattuali di PET-Recycling Schweiz nel campo della cernita e del riciclaggio. Relativamente alla rete di raccolta, in futuro si punterà maggiormente sull’idrogeno, sul biogas e sull’energia elettrica come fonti energetiche. Riguardo ai sacchi di raccolta monouso sarà ulteriormente incrementata la percentuale già alta di materiale riciclato. In parte saranno sostituiti con sacchi di raccolta riutilizzabili. I partner contrattuali dovranno, in futuro, privilegiare energia elettrica derivante da fonti rinnovabili. Sempre in relazione ai partner contrattuali sono in programma diversi progetti mirati alla modernizzazione dell’infrastruttura di cernita e di riciclaggio in Svizzera.
  3. Lo Scope 3 è quello più impegnativo poiché si occupa di settori a monte e a valle in cui viene utilizzato il PET riciclato. Ciò significa che, in futuro, gli acquirenti di PET riciclato dovranno soddisfare requisiti ancora più severi relativamente all’economia a ciclo chiuso e alla decarbonizzazione. Ciò riguarda soprattutto l’industria delle bevande e gli esercizi al dettaglio ma anche l’industria tessile e automobilistica che utilizzano materie prime secondarie. Lo scopo è quello di riuscire a sottoporre il prezioso PET al maggior numero tecnicamente possibile di cicli di riciclaggio, prima che finisca in qualche termovalorizzatore. Infine dovranno essere trovate nuove vie per poter riciclare anche materiali difficilmente riutilizzabili derivanti da processi di lavorazione o che finiscono involontariamente nei contenitori di raccolta sbagliati. Attraverso queste misure sarà possibile ridurre di almeno il 46 % rispetto al 2019 le emissioni lungo l’intera catena di creazione di valore entro il 2030.

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