Il Ticino è stato il penultimo Cantone a decidere, in primavera tramite votazione popolare, di introdurre una tassa sui rifiuti. La votazione era stata preceduta da un acceso dibattito politico: una parte della popolazione e alcuni Comuni si erano fortemente opposti all’introduzione della tassa. Uno sguardo al passato mostra che, a tale riguardo, il Ticino non è un caso isolato.
1975
San Gallo inventa la tassa sui sacchi dei rifiuti
La citta di San Gallo e il primo Comune svizzero a introdurre, tramite referendum, la tassa sui sacchi dei rifiuti – nonostante il parere contrario del Consiglio comunale che preferiva riscuotere presso i proprietari di casa un relativo importo forfettario. La popolazione tuttavia decise di far pagare la tassa in base alla quantita di rifiuti prodotti.
ANNI ’90
Boom della tassa
La tassa sui sacchi dei rifiuti in base al modello sangallese si impone e viene introdotta, fino all’inizio del 2000, nella maggior parte dei Comuni della Svizzera tedesca. Nella Svizzera francese, invece, non si registra alcun boom al riguardo.
2011
Il Tribunale federale impone la tassa sui sacchi dei rifiuti
Nella propria sentenza inerente al Comune di Romanel- sur-Lausanne nel Canton Vaud, i giudici federali stabiliscono che i Comuni debbano smaltire i rifiuti in base al principio di causalita. Cio significa che lo smaltimento dei rifiuti puo essere finanziato con i soldi dei contribuenti per al massimo il 30%. La sentenza viene motivata con il fatto che, senza una tassa sui sacchi dei rifiuti, i consumatori non sarebbero incentivati a evitare di produrre rifiuti e a effettuare la raccolta differenziata. Al momento della sentenza del Tribunale federale ci sono 517 Comuni che non hanno ancora introdotto la tassa sui sacchi dei rifiuti.
2012
Gli ultimi Comuni argoviesi si adeguano
In conseguenza della sentenza del Tribunale federale, anche gli ultimi Comuni nel Canton Argovia introducono la tassa sui sacchi dei rifiuti – a eccezione di Spreitenbach.

2013
Rivoluzione sulla tassa nella Svizzera francese
La sentenza emessa dal Tribunale federale smuove anche la Svizzera francese, contraria a questo tipo di tasse: nel 2013, il Cantone di Neuchatel e la maggior parte dei Comuni del Canton Vaud introducono la tassa sui rifiuti. Oggi, nel Canton Vaud tutti i Comuni riscuotono la tassa sui sacchi dei rifiuti.
2014
Il Canton Nidvaldo sottostà all’obbligo di pagare la tassa sui sacchi dei rifiuti
Come ultimo Cantone della Svizzera tedesca, per parecchio tempo Nidvaldo non vuole sentir parlare di tasse sui rifiuti. In base alla sentenza del Tribunale federale, nel 2014 il Cantone della Svizzera centrale introduce una tassa sui sacchi dei rifiuti valida sull’intero territorio cantonale − non senza resistenze: i Comuni di Hergiswil, Beckenried, Ennetburgen ed Emmetten devono essere letteralmente costretti a riscuotere la tassa.
2017
Il Ticino approva l’introduzione della tassa sui rifiuti
In Ticino, i votanti bocciano un referendum presentato dalla Lega dei Ticinesi e decidono, di conseguenza, di introdurre una tassa sui sacchi dei rifiuti valida sull’intero territorio cantonale. In base alla nuova legge, entro la meta del 2019 anche i rimanenti 66 dei 115 Comuni che non riscuotono ancora alcuna tassa sui sacchi dei rifiuti devono cambiare il proprio sistema dei rifiuti.
OGGI
Comuni ancora senza tassa sui sacchi dei rifiuti
Spreitenbach: Nella Svizzera tedesca, solo il Comune di Spreitenbach non riscuote alcuna tassa sui sacchi dei rifiuti. Siccome la sentenza del Tribunale federale vale anche per Spreitenbach e molto probabile che a partire dal 2018 tale tassa verra introdotta anche qui.
Ginevra: Il cantone di Ginevra e l’ultimo grande baluardo che rifiuta la tassa sui sacchi dei rifiuti. Per sfuggire alle pressioni della sentenza del Tribunale federale, il Cantone punta su una raccolta differenziata dei rifiuti volontaria: il Governo ha distribuito a tal fine centinaia di migliaia di contenitori per gli scarti vegetali. Al piu tardi entro il 2018 si mira a riciclare il 50% di tutti i rifiuti. Si vedra se con questa misura il Canton Ginevra riuscira a sottrarsi alla legge.
Tassa sui sacchi dei rifiuti: modello di successo o grattacapo?
Nonostante alcuni Comuni e alcune regioni abbiano introdotto controvoglia la tassa sui sacchi dei rifiuti, il passaggio da un sistema di smaltimento dei rifiuti finanziato con i soldi dei contribuenti a un sistema basato sul principio di causalita puo essere ritenuto un successo: in base a rilevamenti effettuati dalla Confederazione in relazione ai rifiuti domestici, la tassa sui sacchi dei rifiuti ha contribuito a produrre ca. il 30% in meno di rifiuti pro capite. Al tempo stesso, la quantita raccolta di PET, vetro, alluminio, carta e batterie ha continuato a crescere.